eleonora evi

membro del parlamento europeo

Eleonora Evi, una laurea in Industrial Design ed un Master in Strategic Design, è dal 2014 membro del Parlamento Europeo dove fa parte della Commissione Ambiente e della Commissione per le petizioni.

 

 In questa intervista si parla di:

  • impegno civico e politica
  • donne in politica
  • l’ingresso dei giovani in politica

 

Quando e perché ha iniziato ad interessarsi di politica?Ci racconta gli inizi, le campagne elettorali, i primi passi?

Ero in quarta liceo quando ho iniziato a frequentare alcune associazioni animaliste per raccogliere firme per la difesa degli animali. Ricordo i tanti banchetti contro la sperimentazione animale e l’allevamento di pellicce. Penso sia iniziata così la mia attività “politica” in senso lato, un impegno civico per cercare di migliorare la società in cui viviamo e difendere Ambiente e Animali. A 17 anni smisi di mangiare carne e pesce e ho sempre pensato che fosse una scelta politica. Decidere cosa mangiare e cosa comprare… la rivoluzione si fa anche a partire da piccole scelte quotidiane! Passarono poi molti anni prima di iniziare la mia esperienza nel Movimento 5 Stelle. Con il mio compagno, oggi marito, nel 2010 andammo a vedere uno spettacolo di Beppe Grillo. Usciti dal Teatro Smeraldo di Milano capimmo che quella era casa nostra, che quel 

progetto che parlava di una politica bella, pulita, di futuro e di democrazia era finalmente un progetto politico in cui credere! 

E noi volevamo dare il nostro contributo. Iniziai con rinnovata forza e determinazione a raccogliere firme e dare volantini ai gazebo, per l’acqua pubblica e contro il nucleare, per un parlamento pulito e per dire basta a corrotti e condannati in politica, e di lì a poco decisi di cliccare “mi candido” sulla piattaforma on-line, pubblicai il mio cv e, con grandissimo stupore, fui scelta tra tanti candidati e poi eletta al Parlamento europeo!

“Credo che tutti, donne o uomini, debbano essere messi nelle condizioni di avere uguali opportunità e possibilità, e, coloro che dimostrano il loro valore e raggiungono risultati, debbano ricevere pieno riconoscimento, senza alcuna differenza di stipendio, di ruolo, di incarico.” 

Eleonora Evi

Ad una ragazza che abbia la volontà di entrare in politica per cambiare le cose, da dove consiglia di iniziare? 

Penso che ognuna e ognuno di noi debba seguire la propria strada, i propri sogni, battaglie e interessi. Per me, e per il Movimento 5 Stelle, fare Politica significa mettersi al servizio della collettività, ma per un periodo temporaneo. Cittadini che entrano a far parte delle istituzioni e lavorano per migliorare la qualità della vita di tutti, per poi dopo ritornare a fare quello che si faceva prima, ma in una società migliore. Con questo spirito penso che mettere a disposizione degli altri un po’ del proprio tempo nel volontariato sia la strada giusta per iniziare a fare politica, quella vera, quella dal basso. Quella che difende il bene comune e l’interesse collettivo.

Anche la politica, come gli altri settori, è povera di donne in posizioni apicali, ma non solo. Quali sono le ragioni, gli ostacoli che le politiche o le aspiranti tali si trovano a dover affrontare in quanto donne?
L’ho vissuto spesso sulla mia pelle: donna e giovane sono due caratteristiche che rendono la vita in politica più difficile. Agli occhi di molti si è poco credibili, poco autorevoli. Pertanto spesso è necessario uno sforzo doppio, rispetto ai colleghi uomini, per farsi valere. Ma sono convinta che le cose stiano cambiando. Un esempio è il M5S, dove le selezioni on line per la costituzione delle liste vedono sempre in modo spontaneo e naturale molte donne essere scelte dagli iscritti per rappresentare i cittadini nelle istituzioni.

Qual è invece il ruolo chiave che possono avere e perché sono indispensabili per il governo del Paese e negli organi internazionali?
Credo molto nel merito. Credo che tutti, donne o uomini, debbano essere messi nelle condizioni di avere uguali opportunità e possibilità, e, coloro che dimostrano il loro valore e raggiungono risultati, debbano ricevere pieno riconoscimento, senza alcuna differenza di stipendio, di ruolo, di incarico. Serve un grande sforzo culturale per abbandonare i retaggi del passato, i pregiudizi, gli schemi mentali retrogradi per abbracciare pienamente un mondo dove non esistono differenze di genere, etichette, categorie, ma dove ognuno di noi possa coltivare il proprio io, poterlo esprimere liberamente, costruire sé stesso mattone dopo mattone, sviluppando competenze, esperienze, conoscenza, migliorando sé stessi e in definitiva, l’intera nostra società.

Ha dei suggerimenti per interessare le giovani alla politica?
Essere curiose, non fermarsi alle apparenze, fare domande. E poi scoprire le storie di donne che hanno lasciato un segno nella storia, nella politica, per prendere ispirazione, prendere coraggio, per imparare a mettersi in gioco, perché, come disse Margaret Mead “Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta.”

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One Commento

  • Molto interessante.
    La Evi è una giovane che crede in quello che fa e dice.
    Mi è piaciuto il commento su come fare per far avvicinare le giovani alla politica.

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