elisa tattoni

co-founder e ceo mukako

Dopo la laurea in Economia presso l’Università Commerciale “Bocconi” di Milano, Elisa Tattoni ha lavorato come CFO presso importanti realtà quali Privalia e Savelli Genéve.

Nel 2015 ha fondato, assieme a Martina Cusano, Mukako, startup leader in Italia nell’e-commerce di prodotti per bambini, di cui è attualmente CEO.

  

Ci racconta brevemente la sua storia e com’è nata la decisione di fare impresa?

Ho conosciuto Martina nel 2010 mentre entrambe lavoravamo in Privalia. Lei lavorava a Barcellona per i soci fondatori dell’azienda ed io a Milano come CFO (Chief Financial Officer).
Durante una cena dopo il lavoro, Martina mi dice che stava per trasferirsi nuovamente a Milano e che le sarebbe piaciuto intraprendere un percorso professionale in proprio: così è nata l’idea, in un momento di scambio di progetti e di ambizioni personali. Condividevamo il desiderio di metterci in proprio e l’abbiamo fatto davvero, insieme.

Quali sono stati i primi passi dall’idea alla creazione della società? Ci descrive i primi mesi di attività?

Dopo aver deciso di creare un’impresa insieme, nel periodo successivo abbiamo pensato a quale potesse essere il progetto giusto per noi: ci siamo guardate intorno, abbiamo analizzato il mercato e pensato che il digitale sarebbe stata la strada giusta. Nel 2014 è nato Mukako: un sito dedicato alla prima infanzia, una novità pensata per tutti i genitori. 

Come si concilia l’attività imprenditoriale con l’essere madre?

Con un’organizzazione impeccabile delle proprie giornate, ma mentirei se non dicessi che vanno fatti dei sacrifici. Avere un proprio business da seguire vuol dire necessariamente dedicare al lavoro del tempo che di solito si vorrebbe dedicare alla famiglia. Ma con un po’ di coraggio, tanta voglia di fare e solide capacità organizzative tutto è possibile.

Come imprenditrice ha incontrato difficoltà in alcune trattative, nella ricerca di capitali o nel dimostrare la validità delle sue idee solo perché donna o è sempre stata considerata alla pari?

Assolutamente no, anzi. Io e la mia socia abbiamo trovato tantissima apertura nei nostri confronti: siamo donne, madri e imprenditrici allo stesso tempo, questo non è un limite ma un valore che ci viene riconosciuto.

Quali consigli darebbe alle giovani donne con l’idea di fare impresa?

Di essere curiose, informarsi e non porsi mai limiti. Sicuramente dovranno fare dei sacrifici che però saranno ripagati da successive grandi soddisfazioni.

  

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